EV Charging Index: i dati in Italia

EV Charging Index: i dati in Italia

10 luglio 2024

L'Italia consolida la sua posizione come leader nella mobilità elettrica, ma la diffusione dei veicoli elettrici rimane limitata.

Il punteggio complessivo dell'Italia è migliorato nel 2023, dopo il calo registrato l'anno precedente. Le vendite di veicoli elettrici (EV) sono aumentate, ma il tasso di penetrazione è rimasto invariato, rimanendo ancora ben al di sotto della media globale. Per far fronte a questa situazione, è necessaria una maggiore chiarezza sugli incentivi statali a disposizione. I progressi nello sviluppo delle infrastrutture pubbliche rimangono solidi.

image of an electric car against the background of the Italian flag
"Le vendite di EV sono cresciute del 40% nel 2023. Tuttavia, la penetrazione delle vendite di EV in Italia è al di sotto della media, soprattutto a causa di incentivi mal progettati."
Portrait of Nicola Morzenti
Partner
Milan Office, Southern Europe

Il tasso di penetrazione delle vendite di veicoli elettrici è fermo

Il parco EV in Italia è cresciuto del 40% nel 2023, ma il tasso di penetrazione complessivo delle vendite di EV è rimasto al 9%, ben al di sotto della media globale del 19%. Ciò si traduce in un mancato raggiungimento delle aspettative legate alla decarbonizzazione.

Gli incentivi governativi, mal progettati, hanno impattato in modo considerevole. Questa tendenza è continuata nel 2024, con nuove registrazioni di veicoli elettrici che hanno raggiunto il livello più basso dal 2021, poiché i consumatori stanno aspettando la conferma del rinnovo degli incentivi prima di procedere all'acquisto di EV.

La situazione relativa all'infrastruttura pubblica di ricarica presenta delle complessità

L'infrastruttura di ricarica pubblica in Italia è cresciuta di oltre il 30% nel 2023, raggiungendo più di 26.000 punti di ricarica. Gli incentivi governativi si sono dimostrati più efficaci nella crescita delle infrastrutture di ricarica rispetto alle vendite di EV. Di conseguenza, l'Italia ha un rapporto veicoli/punti di ricarica di 18,3, superando Paesi con parco EV maggiore come la Germania, la Norvegia e il Regno Unito. La copertura stradale in Italia rimane limitata, con meno di 10 punti di ricarica ogni 100 km, dietro ad altri mercati europei come Germania, Francia e Regno Unito. Un terzo delle stazioni di servizio autostradali ora dispone di punti di ricarica, ma la crescita si è fermata a causa della mancanza di fondi pubblici.

In termini di velocità di ricarica pubblica, l'Italia presenta margini di miglioramento: con solo il 14% dei suoi caricabatterie pubblici di tipo DC, è ben al di sotto della media europea del 20%.

In Italia esistono ancora differenze regionali per quanto riguarda la rete di ricarica, con una maggior concentrazione al nord. Tuttavia, ci sono segnali che le città del sud stiano iniziando a colmare il divario.

"In Italia, solo il 14% dei caricabatterie pubblici è di tipo DC, un dato significativamente inferiore alla media globale del 24%."
Portrait of Francesco Ruccione
Principal
Rome Office, Southern Europe

Gli incentivi continuano a guidare il mercato italiano

I sussidi governativi sono stati un fattore chiave per la crescita della mobilità elettrica in Italia. Gli incentivi del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che fa parte del piano NextGeneration EU, sono ancora in vigore e gli obiettivi principali riguardano lo sviluppo di stazioni di ricarica urbane e autostradali (senza pedaggio).

Anche i sussidi per la ricarica domestica rimangono in vigore, coprendo l'80% del costo totale di installazione fino a 1.500 euro per abitazioni singole e 8.000 euro per le aree comuni dei condomini.

Sul fronte delle auto elettriche stanno tornando gli incentivi pubblici, nonostante alcuni ritardi. I fondi per l'ecobonus 2024, lanciati a giugno, sono già stati allocati e si prevede contribuiranno a superare l'inizio lento delle registrazioni di veicoli elettrici.

Innovazione tecnologica a trazione italiana

Il cambio batteria in Italia è un tema ancora poco approfondito, limitato a un progetto pilota tra Eni e XEV, produttore italiano di veicoli elettrici.

Nel frattempo, un altro attore italiano sta introducendo innovazioni nel settore sia a livello nazionale che europeo: si tratta di E-gap e del suo E-Gap fast, una stazione di ricarica a batteria off-grid che può essere installata indipendentemente dalla rete principale.

Si prevede un cambiamento significativo nel mercato dei fornitori di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici

Il panorama dei fornitori di punti di ricarica in Italia è dominato da pochi attori principali, con EnelX e Becharge responsabili di circa l'80% del mercato.

Questo scenario è destinato a cambiare grazie all'ingresso di nuovi attori come Fastned e all'aumento degli investimenti privati, come la recente joint venture tra IP e Macquarie per elettrificare oltre 500 stazioni di servizio. Nel 2023 si sono verificate sette transazioni importanti, rispetto a una sola nel 2022, poiché operatori più piccoli come Powy e Atlante hanno attratto ulteriori capitali.

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